
Idea Centrale: Don Bosco e i Salesiani in cammino con i Giovani nel mondo.
Nel caso di realizzazione a colori, il logotipo è monocromatico, ROSSO CALDO (6% di cyan, 100% di magenta, 82% di giallo, 0 di nero).
Le principali fonti di ispirazione di questi elementi sono gli articoli 7, 21 e 38-40 delle Costituzioni SDB:
“Il Signore ci ha donato Don Bosco come padre e maestro. Lo studiamo e io imitiamo, ammirando in lui uno splendido accordo di natura e di grazia. Profondamente uomo, ricco delle virtù della sua gente, egli era aperto alle realtà terrestri; profondamente uomo di Dio, ricolmo dei doni dello Spirito Santo, viveva “come se vedesse l’invisibile”. Questi due aspetti si sono fusi in un progetto di vita fortemente unitario: il servizio dei giovani. Lo realizzò con fermezza e costanza, fra ostacoli e fatiche, con la sensibilità di un cuore generoso. “Non diede passo, non pronunciò parola, non mise mano ad impresa che non avesse di mira la salvezza della gioventù… Realmente non ebbe a cuore altro che le anime” (C21).
“Per compiere il nostro servizio educativo e pastorale, Don Bosco ci ha tramandato il Sistema Preventivo. Questo sistema si appoggia tutto sopra la ragione, la religione e sopra l’amorevolezza”: fa appello non alle costrizioni, ma alle risorse dell’intelligenza, del cuore e del desiderio di Dio, che ogni uomo porta nel profondo di se stesso. Associa in un’unica esperienza di vita educatori e giovani in un clima di famiglia, di fiducia e di dialogo. Imitando la pazienza di Dio, incontriamo i giovani al punto in cui si trova la loro libertà. Li accompagniamo perché maturino solide convinzioni e siano progressivamente responsabili nel delicato processo di crescita della loro umanità nella fede (C 38).
“La pratica del Sistema Preventivo esige da noi un atteggiamento di fondo: la simpatia e la volontà di contatto con i giovani. “Qui con voi mi trovo bene, è proprio la mia vita stare con voi. Stiamo fraternamente in mezzo ai giovani con una presenza attiva e amichevole che favorisce ogni loro iniziativa per crescere nel bene e li incoraggia a liberarsi da ogni schiavitù, affinché il male non domini la loro fragilità. Questa presenza ci apre alla conoscenza vitale del mondo giovanile e alla solidarietà con tutti gli aspetti autentici del suo dinamismo (C 39).
“Don Bosco visse una tipica esperienza pastorale nel suo primo oratorio, che fu per i giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria” (C 40).
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